“Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene»”.
Luca 7, Vangelo del 19 settembre
Una vita intera per scoprire la libertà di camminare nel mondo sentendosi in debito.
In debito con questa natura che respira attorno a me,
in debito con chi mi ha regalato la vita,
in debito per tutto l’amore che arriva ogni istante,
in debito per l’Immenso narrato in ogni frammento,
in debito per la vita e per la morte e per tutto quello che ci passa in mezzo…
Credo che il Vangelo di oggi ci aiuti a liberarci dall’ansia della perfezione. E ci regali la bellezza di vivere in debito, liberamente in debito di gratitudine con tutto e tutti.
E poi che bello, il debito è impossibile da saldare, perché è spropositato per le nostre forze. Cosa posso dare in cambio di un sorriso o di un gesto di affetto? Come posso ricambiare un gesto d’amore? Non si può , semplicemente impossibile… che libertà!
In più, nonostante certa moralistica dottrina… non esiste Dio che abbia interesse a ricevere i nostri sacrifici, non esiste amore interessato, l’amore non pretende interessi.
Siamo debitori della Vita? Siamo debitori dell’Amore? Riusciamo a chiamare la Vita e l’Amore con il nome “Padre”? Non ci resta che vivere liberi e grati, come persone amate, e cantare la Vita, danzare l’Amore con un vivere poetico e leggero, divino.
don Alessandro Dehò
foto Crocetta, il ponte d’ingresso alla casa e le bandiere del viaggio in Tibet
Grazie!
Don Gianangelo
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Grazie… Anche nel dolore…
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Benedizioni! Amen!
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