
“beati quelli che hanno fame e sete di giustizia”
Donami il peso della felicità,
che è fame per quella giustizia che l’uomo non può reggere,
per quella giustizia che ha il Tuo volto
scandaloso
intollerabile
amante di ogni cosa
sopra e dentro ogni cosa.
Donami il peso della felicità
che è quello di saper portare l’enorme scandalo di Te,
del tuo essere padre dei peccatori, degli assassini,
di chi non riesce a non compiere il male.
Perfino di me, nella parte più lurida
e non ancora emendata.
Donami il peso della felicità
che è il coraggio di entrare in un’altra logica di giustizia,
donami di comprendere che sarò davvero felice
quando in me sarà scomparso qualsiasi tipo di sentimento di vendetta,
e che l’unica pena vera è quella di non saper amare
l’errante.
Donami Signore il peso della felicità
quella di saper accettare che il tuo amore
non si ferma davanti al male. Nemmeno
quello tremendo e indicibile.
Che tutti
siamo già amati, anche chi sembra la negazione dell’umano.
Aiutami a portare il peso di saper accettare che tu ami anche chi fa il male.
“beati i misericordiosi…”
Signore donami il peso della felicità
che è lo sforzo atroce della misericordia.
Serve uno sguardo capace di sollevarsi,
di allargare, di abbracciare. Uno sguardo creatore,
una Genesi sempre in atto.
Uno sguardo profondo
e coraggioso.
Su tutto e su tutti.
La felicità ha il peso del coraggio
di guardare il creato con occhi di madre.
Misericordioso è chi
sente il dolore e la fatica di ogni essere umano.
Misericordioso è chi ha comprensione dell’errore
anche e soprattutto di quello che ci ferisce.
Eppure sarò felice, lo so,
quando solo misericordia scorrerà tra le mie parole.
Il resto, tutto il resto, avvelena.