
Il peso della felicità (1)
(Matteo 5,1-12)
IV Tempo Ordinario anno A 2022
Signore donami, ti prego, il peso della felicità.
Dammi di salire con te sul monte della mia vita,
sul Tabor dove la bellezza trasfigura in realtà,
sul Calvario dove l’amore, a muso duro, non retrocede di fronte al male,
sul monte dove tu appari Risorto e consegnato alla mia debolezza.
“beati i poveri in spirito…”
Signore donami il peso della felicità,
il peso che si cela nella povertà,
quella vera,
quella che fa male,
quella che permette di sprofondare nel presente,
la povertà che impedisce al futuro di giocare con gli specchi delle illusioni.
Non sarò mai felice se non lo sono già ora, qui, adesso,
nonostante tutto.
Come radice che affonda nel terreno che le è dato,
come chi vede luce nelle ombre,
come chi non vuole continuare a illudersi spostando la gioia sempre un passo oltre.
Come chi, povero e vero, sente comunque di essere amato.
E sente che questo gli basta.
Come chi ha già e sempre avrà quel che serve per credere
che la vita vale la pena che porta in dote.
E che quella pena è indizio d’eternità.
Donami la povertà che è fedeltà a questa terra
a questo tempo e a questo quasi niente che sono io
un fiato di vento che non verrà mai disperso.
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