
Il peso della felicità (2)
“beati quelli che sono nel pianto…”
Donami Signore il peso della felicità,
quello che si infila tra le lacrime,
quello che si svela nel dolore.
Dammi lo stupore di scoprire la mia profonda identità
sprofondando nel pianto.
Donami di sapermi ritrovare,
nuovo e illuminato
nel riflesso di una lacrima.
Donami di scoprire che si può stare,
realmente Stare,
in ogni dolore,
che ci si può immergere in ogni dramma,
come madre ai piedi della croce,
e che è l’unica cosa giusta da fare,
che solo così si può scoprire il peso della felicità.
Dammi di farmi interrogare da ogni dolore
dammi di stare di fronte al dramma in silenzio,
di stare. Comunque di stare, sempre e solo: stare.
Inchiodato al legno del reale.
Che l’inferno della tristezza è dato dalla fuga,
dalla negazione,
dalla falsificazione.
Dammi di sentire che il male è una possibilità,
che anche il male è un regalo
per farmi schierare
vivo
sulla scacchiera delle cause
e dei miei difetti,
per scoprire se ci credo
e in Chi credo.
Dammi la felicità delle lacrime
per capire chi sono davvero io,
per sentire un nuovo profilo della tua compassione.
Donami di stare nel pianto mio,
nel pianto di chi amo,
e, se possibile, se ne sarò all’altezza, di incontrare anche il pianto delle persone che non amo.
Di quelle che mi hanno fatto male.
Aiutami a vedere ogni volto come
solcato da un dolore.