Come profumo affilato

(preghiera)

Ascensione

Crocetta, 28 maggio 2025
Ascensione

Era già scritto
nel profumo affilato di Betania,
lama a trafiggere la lebbra

che il sepolcro
come alabastro
sarebbe andato in frantumi

che benedicenti sono le mani
che sanno risorgere
amore dalla morte

che il nardo è leggero
che ogni cosa pervade
seducendola al Cielo


che il visibile non è altro
che l’invisibile
in fase di sacra ascensione

che non resta che prostrarci
come semi, come orfani discepoli
in attesa di trasfigurazione.

Dal Vangelo secondo Marco

Mc 14,3

Gesù si trovava a Betània nella casa di Simone il lebbroso. Mentre stava a mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro e versò l’unguento sul suo capo. 

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 24,46-53

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.