(appunti per una preghiera)
Sesta domenica di Pasqua
“Se uno mi ama”:
così ogni cosa mi pare vacilli
appesa al gancio di una terribile possibilità
“Se uno mi ama”:
perché basta un soffio a polverizzare
gli equilibri dell’amore, la resistenza del cuore
(ma sulla croce
tu hai inchiodato al legno
la divina promessa. Sei tu l’Uno che ama).
“Se uno mi ama osserverà la mia parola”:
che sento dilatarsi dal cuore nascosto delle cose
e così perfino il sasso intona il cantico delle creature amate
se non amo tutto è ammutolito
e ordinato dalle leggi antiche di una fisica
che si crede misura anche del mistero
e il mondo rimbomba di vuoto,
ma basta osare occhi aperti e cuore slacciato e
“il padre mio lo amerà”
questo sussurra senza tregua
l’universo amato e fede,
fede vera, non è altro che vibrare in sintonia con l’intimo mormorio delle cose
“La parola che voi ascoltate non è mia,
ma del padre che mi ha mandato”, così come la pioggia
la nuvola, il cane, il monte, e l’infinito miracoloso elenco del visibile
tutto canta l’epifania
del Padre che ci chiama con tenerezza
dal mistero profondo della materia.
Credo nell’Eterno
perché mi commuove il fremito
dolce della foglia sospesa sul ramo.
Gesù implora gli amici,
che siano obbedienti alla presenza dello Spirito che permette
alla carne di farsi Verbo,
Spirito bacio creatore:
in cui ogni cosa
canta la Sua prossimità
Spirito di vita
che ci rende
fatti della stessa sostanza di Dio
Non è questa la pace?
L’unica pace che conta:
che siamo vivi in un passo di danza
“vado e tornerò da voi”
come ogni cosa,
come ogni vita,
non è questa
la resurrezione? L’eternità?
veniamo dal Padre e a lui ritorniamo.
Se il nostro cuore è abitato,
se anche in lui risuona la Sua presenza
niente ci turba, solo Dio basta
perché tutto è Suo
e noi siamo suoi
e questa, solo questa, è la vera pace
Sarà dunque infine un gran giro di danza
tutto da Lui muove e tutto a Lui torna, tutto in Lui permane
in questo Universo che obbedisce solo all’Amore.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 14,23-29
In quel tempo, Gesù disse [ai suoi discepoli]:
«Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».