Adesso (preghiera/meditazione personale)

(Luca 21)
I Avvento anno C 2024


Rallentando
il respiro
sradicherà illuse stelle
dal mio cielo

infrangendole
disperderà
ogni mio desiderio
(camminerò
sui frantumi delle mie voglie)

lento e profondo
troverò il coraggio
di coricarmi sul lato oscuro
della luna
(divino grembo
nascosto)

socchiuderò gli occhi,
del sole farò
lama, caldo il sangue
colerà dalle palpebre
incise dai raggi

crolleranno le apparenze
nel fragore del mare
(e io
finalmente
non saprò più definirmi
io)

Moriranno di paura
tutte la parti di me
incapaci di reggere
l’epifania

morirà la morte
(che respirava ogni mio respiro)

moriranno le angosce di non essere amato

morirà la paura di non essere riconosciuto

morirà il terrore d’essere nato invano

(morirò a me stesso fino ad essere
Niente
fino ad essere segno
del Tutto)

Sconvolte le potenze dei cieli,
non avrò più appigli,
così le aprirò le mani
crocifisse alla speranza
estrema
che solo tu possa venire a soccorrermi

E in questo crollare
d’apparenze

in questo mondo svelato
dal risveglio,
dalla preghiera,
scoprire

che Tu già eri
l’Eterno,
(e mi stavi camminando
dentro)

che Tu già mi trapassavi
dal cuore
degli eventi

ed io,
credendo di credere,
afflitto dal mio egoismo,
ubriaco di visioni,
ancora non sapevo
che bastava

alzare il capo,
e prestare attenzione.


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,25-28.34-36