
Cristo Re
(Daniele, Apocalisse, Giovanni)
Per quando gli occhi sanguinano,
e le tenebre fanno male.
Per quando vorremo chiudere
le palpebre,
magari per sempre.
Per quando la notte
sembra incapace di raccontare visioni.
Per quando la stanchezza succhia in noi
qualsiasi traccia di desiderio,
per quando tutto sembra così vuoto,
donaci Amato nostro re
di arrenderci all’evidenza
della tua presenza.
Figlio d’uomo
abbi pietà di noi
affaticati eterni respiri del
tuo regno indistruttibile,
di noi sudditi ribelli
e increduli
trafitti da troppa speranza.
Per quando abbiamo paura
di concederci all’evidenza
della tua presente eternità,
per quando non vogliamo credere
che fin d’ora eterna è la vita
e che il limite è solo possibilità della tua epifania,
per quando non vogliamo vedere,
per la paura davanti a tutta questa luce.
Donaci Signore
nostre re,
il coraggio di visioni notturne.
Per quando non crediamo sia possibile il tuo perdono,
e impossibile riteniamo
d’essere stati liberati dai nostri peccati.
Per quando non crediamo alle tue parole
non al tuo sangue,
non alle tue promesse.
Per quando preferiamo sprofondare nella rassicurante sensazione
di sentirci imperdonabili,
per la nostra fatica a dirti semplicemente grazie…
che arrivi presto Signore
nostro re
il tempo in cui tutto di noi
anche ciò che continua a trafiggerti
saprà finalmente riconoscerti.
(E il petto finalmente
batterà
al ritmo del tuo cuore).
Per quando ancora cerco
di impormi,
per quando spero che si possa credere senza essere condannati dal potere,
per quando immagino che la verità possa danzare a mani slegate,
per quando spero in una fede indolore,
senza passione, senza croce, senza legno, senza chiodi.
Per quando dimentico di essere io Pilato,
io il giudice,
io l’arroganza. Per quando non vorrei lottare
per quando preferirei slegare le mani
e nascondermi in un eremo
e lasciare che tutto accada senza di me.
Scendi onnipotente re,
nel cuore delle mie paure,
frantuma le mie difese,
sii tu l’onnipotente
e regale
irruzione d’eternità
nei miei limiti,
donami il coraggio di visioni notturne.
Dal libro del profeta Daniele
Dn 7,13-14
Guardando nelle visioni notturne,
ecco venire con le nubi del cielo
uno simile a un figlio d’uomo;
giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui.
Gli furono dati potere, gloria e regno;
tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano:
il suo potere è un potere eterno,
che non finirà mai,
e il suo regno non sarà mai distrutto.
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
Ap 1,5-8
Gesù Cristo è il testimone fedele, il primogenito dei morti e il sovrano dei re della terra.
A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, che ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.
Ecco, viene con le nubi e ogni occhio lo vedrà,
anche quelli che lo trafissero,
e per lui tutte le tribù della terra
si batteranno il petto.
Sì, Amen!
Dice il Signore Dio: Io sono l’Alfa e l’Omèga, Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente!
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 18,33b-37
In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?».
Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù».
Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».